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L'immaginario leghista è un vero paradigma del contemporaneo, un fenomeno incomprensibile entro i canoni della razionalità politica moderna. Le sue figure e le sue pratiche incarnano istanze estranee all'ideologia progressista e alle sue retoriche. Nell'attuale stato di crisi dell'efficacia delle leggi e delle strategie del moderno, queste configurazioni eterogenee sono in grado di mobilitare il desiderio sociale e le sue pulsioni, e mostrano un carattere insieme trasgressivo e collusivo, percepito come aberrante dalla tradizione illuminista alla quale tutti implicitamente facciamo riferimento. Il volume è organizzato attraverso una serie di lemmi, come un lessico che invita il lettore a decifrare, tra le righe, il diagramma funzionale dell'immaginario leghista. Il tema è affrontato in una prospettiva di confronto interdisciplinare: ne discutono antropologi (Lynda Dematteo, Pietro Scarduelli, Marco Traversari), geografi (Enrico Squarcina), pedagogisti (Sergio Tramma), sociologi e politologi (Roberto Biorcio, Giorgio Galli), storici del fenomeno leghista (Gilberto Oneto), filosofi (Matteo Bonazzi, Fulvio Carmagnola, Marcello Ghilardi, Marco Senaldi, Daniele Tonazzo), linguisti (Emanuele Banfi, Vermondo Brugnatelli, Enrica Cortinovis, Gabriele Iannàccaro), studiosi di letteratura e saggisti (Mario Barenghi, Marco Belpoliti, Gian Antonio Stella).